La tecnologia per dormire meglio: ecco i gadget hitech che conciliano il sonno…

Se fino a qualche anno fa dormire poco era considerato un motivo di vanto, addirittura la strada verso il successo, recentemente l’importanza del sonno è stata rivalutata.

Ne sono una prova la figura di Nancy H. Rothstein, nota come «L’Ambasciatrice del Sonno»,  la cui missione è trasmettere il messaggio che la produttività sul lavoro aumenta se ci si prende cura del proprio benessere psico-fisico.

Aetna, un’azienda sanitaria statunitense, è persino arrivata a pagare i propri dipendenti fino a 500 dollari all’anno se dimostrano di dormire almeno sette ore a notte per venti giorni di fila.

Gli imprenditori del sonno hanno così fatto la propria comparsa nella Silicon Valley, dando vita a un mercato che già nel 2012 valeva 32 miliardi di dollari. E nel giro di breve tempo gadget, dispositivi elettronici, nuove tecnologie, podcast e applicazioni di vario tipo hanno affiancato (se non sostituito) camomilla e ninna nanna nel compito di conciliare il sonno

Un esempio di gadget concilia-sonno è Sense, una pallina in policarbonato disegnata per assomigliare allo stadio nazionale di Pechino. Sense, misura la qualità dell’aria e una serie di altri parametri in camera da letto, per poi usare i dati raccolti per suggerire all’utente – attraverso un’app dedicata – come rendere l’ambiente più adatto al sonno.
Dreem è invece opera di Rythm, azienda con sede a Parigi e a San Francisco. Si tratta di una fascia che sfrutta le onde sonore per indurre il sonno e sarà in commercio a partire da quest’estate. Thim, una sorta di anello che – attraverso l’emissione di suoni – continua a svegliare di soprassalto l’utente ogni tre minuti per un’ora, prima che vada a dormire. Secondo alcuni studi interrompere frequentemente il sonno in una fase iniziale può infatti arrecare benefici.
Il GhostPillow,  è dotato di una tecnologia termosensibile che permette di mantenere il collo dell’utente sempre fresco. Il cuscino è fatto di schiuma di poliuretano e stando alle recensioni è anche molto comodo.
Esistono poi diverse tipologie di lampadine che usano un particolare sistema Led in grado di emettere meno luce blu e che eliminano le lunghezze d’onda della luce considerate dannose, interagendo con la melatonina naturale e migliorando così il sonno.
A spopolare sono inoltre le applicazioni per smartphone. Come Sleepio, l’app della startup britannica Big Health che offre un piano personalizzato della durata di sei settimane per migliorare le proprie abitudini relative al sonno. Uno studio sostiene che gli utenti Sleepio dormono il 10 per cento in più, con un incremento nel loro benessere psicofisico.

Fonte: Corriere.it

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