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Le proprietà e gli usi della fumaria

 

La Fumaria officinale (Fumaria officinalis) è una pianta erbacea annuale spontanea appartenente alla famiglia delle Fumariacee; ha un’altezza media di 20–30 cm, ma può arrivare ad un massimo di 50 cm. Le lunghe ed esili foglie sono picciolate e profondamente divise in sottili segmenti, mentre i fiori sono di colore rosa porpora più scuri all’apice e vagamente assomiglianti ad un calzino. I frutti sono silicule globulose; la capsula racchiude un solo seme.

Cresce ovunque: prati, campi, strade, in pianura ed in collina, è soprattutto presente nei terreni coltivi, dove è considerata infestante; di solito preferisce zone di suolo smosso e fertile.

I medici dell’antichità ne facevano un grande uso; Galeno, antico medico greco, la raccomandava sempre nelle ostruzioni del fegato e nei disturbi epatici di diverso genere, Dioscoride la usava per eccitare la secrezione delle urine biliose.

Fin dai tempi antichi, uno degli usi della fumaria si ritrova nella cura delle malattie dovute a ostruzioni intestinali. Recenti studi hanno invece visto come la fumaria abbia un’azione antispasmodica, e costante antalgica biliare (Roux e Coli, 1973); ha una utilità nelle problematiche epatodigestive, anche nell’infanzia (Torlet, 1976)

Proprietà e benefici della fumaria

La fumaria è conosciuta per le numerose proprietà dategli dalla presenza di alcaloidi del gruppo della berberina e della protropina, dagli acidi fenolici, dagli acidi alifatici e dai flavonoidi, inoltre contiene sali di potassio e mucillagini oltre a sostanze amare.

Uso esterno

L’uso esterno della fumaria è utile nelle malattie o infezioni della pelle come:

  • acne;
  • eczemi;
  • dermatiti allergiche;

Uso interno

Grazie alla presenza dei principi attivi in essa contenuti, la fumaria ha un effetto benefico su tutto l’apparato digerente e favorisce il processo digestivo. Utile in caso di stipsi, pesantezza postprandiale per il suo effetto stomachico e depurativo, ottima in caso di spasmi gastrici e biliari, colangite, meteorismo, drenaggio epato-biliare, nausea, vomito, emicrania di natura epatica, cefalee legate a disturbi digestivi.

Controindicazioni ed effetti collaterali nell’uso della fumaria

Come molti altri rimedi, anche la fumaria può avere degli effetti collaterali in caso di suo abuso. Può provocare:

  • sonnolenza;
  • aumento della pressione intraoculare;
  • forti edemi;
  • eccitamento;

Controindicata nei soggetti glaucomatosi, in gravidanza ed allattamento, a chi soffre di gastroduodenite e in chi presenta ostruzione delle vie biliari, calcolosi biliare o insufficienza epatica.

Inoltre è controindicata nelle persone che soffrono di ipertensione.

Potrebbe causare interazioni con l’uso di farmaci a livello sedativo, ansiolitico ed ipotensivo.

Curiosità sulla fumaria

Molte tradizioni popolari volte a conservare o ad accrescere le ricchezze utilizzavano la fumaria…ecco qualche curiosità:

“Un infuso di fumaria, spruzzato una volta alla settimana tutt’attorno alla casa, dà la sicurezza economica alla famiglia che vi abita; versare lo stesso infuso sulle scarpe, sfregandole poi fino a farle divenire lucide si pensava portasse denaro in abbondanza per tutto l’anno. Per difendersi dal malocchio e da qualsiasi incantesimo che si pensava minacciasse le proprie ricchezze e per difendersi da chiunque tentava di portarle via si preparava un decotto di fumaria e si lasciava scoperto in un angolo della casa: le vibrazioni emanate si pensava proteggessero. Un fiorellino di fumaria aggiunto ad altre erbe si pensava intensificasse i poteri delle altre piante… Infine bruciarla nelle fumigazioni proteggeva dalla miseria e dell’ansia…”.

 

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